Incendio alla SNUA di Aviano – 2

Ieri 19.09.2020 alle 19.15 circa é divampato un ulteriore incendio alla SNUA di Aviano! Siamo al terzo incendio in 5 anni!

Dalle prime informazioni sembra che sia andato al fuoco il capannone del compostaggio e quindi non ci sia presenza di plastiche come nell’incendio dell’ottobre dell’anno scorso.

E’ dal 2002 che il compostaggio é stato avviato nel sito, attività che ha comportato sempre la emissione di odori non piacevoli per diverse ore al giorno e ininterrottamente per più giorni nei momenti peggiori. La situazione degli odori emessi dal compostaggio si é poi sostanzialmente ridotta quando nel 2006, a seguito delle ripetute proteste dei Cittadini di Roveredo, la Provincia di Pordenone, all’epoca sovrana sulle soluzioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha individuato il sito della Cossana a sud di Maniago per costruire la Bioman (stessa proprietà della SNUA) con lo scopo principale di accentrare tutto il compostaggio della nostra Provincia (anche se la dimensione dello stabilimento inaugurato nel 2008-09 poteva assorbire addirittura tutto il compostaggio della Regione Friuli Venezia Giulia) in una zona poco abitata.

Per cui la prima domanda é perché la SNUA continua a lavorare il compost ad Aviano?

La seconda domanda invece é rivolta agli Amministratori del Comune di Aviano. Visto che a soffrire delle emissioni e fumi della SNUA sono i Cittadini di Roveredo in Piano e non i Cittadini di Aviano, perché non si mettono la mano sulla coscienza e ridimensionano la SNUA a sole attività di raccolta e ridistribuzione che non emettano odori e non siano combustibili?

Vogliono che i Cittadini di Roveredo evidenzino il loro atteggiamento pilatesco? Magari con azioni legali?

Contiamo in una iniziativa incisiva a breve del nostro Sindaco Paolo Nadal direttamente con il Sindaco di Aviano.

Ricordiamo che a circa 2.000 metri in linea d’aria di distanza in direzione sud sono collocati i pozzi di captazione del nostro acquedotto.

In figura, riquadrato da una linea gialla in alto a sinistra, il capannone bruciato.

Negli articoli che seguono l’incendio precedente di un anno fa e la nostra interpellanza:

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