Ieri sera il Sindaco Nadal, ha risposto alla nostra interrogazione sulla cava lungo la Brentella del Comune di San Quirino.
Ha detto che era a conoscenza fin dal gennaio 2020, che ha avuto incontri insieme all’Assessore Igor Barbariol con i residenti vicini alla cava, la proprietà – uno dei fratelli Lorenzon, e di aver consultato la documentazione autorizzativa fornitagli dal Sindaco di San Quirino Gianni Giugovaz.
L’iter delle autorizzazioni regionali era iniziato nel 2014, non é stato necessario fare la VIA valutazione di impatto ambientale (non ci é stato detto il motivo a nostro avviso indispensabile stante la vicinanza delle case e del canale Brentella) prevista dall’art. 20 del D.Lgs 152/2006;
A luglio 2017 il Comune di San Quirino ha dato il parere di non contrasto del PRGC Piano Regolatore Generale Comunale;
l’autorizzazione regionale é giunta quindi nel settembre 2017 per l’escavazione di circa 1.000.000 mc su una superficie di circa 61.000 mq della durata di 15 anni.
A marzo 2020 il Sindaco Nadal ha incontrato i residenti e uno dei titolari Lorenzon il quale si é reso disponibile a iniziare i lavori dal lato est, quello più lontano dalle abitazioni dei roveredani limitrofe al nuovo confine di cava (poste a ovest), e a frequenti incontri per verificare eventuali lamentele. “Promesse da parte della proprietà, che qualora non ci saranno faranno scaturire iniziative politiche, amministrative e giudiziarie” parole del Sindaco Nadal.
Il Sindaco Nadal, per chiarire il proprio orientamento sulla questione, ha riferito che non poteva andare contro i diritti acquisiti da parte della proprietà ed ha anche citato l’articolo della COSTITUZIONE ITALIANA qui riportato:
ART. 41.
“L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare
danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.“
Al termine della escavazione ci sarà il ripristino a verde della cava (ndr ossia rimarrà lo scavo ma sarà ricoperto da specie arboree autoctone).
Questo invece il nostro intervento:
“Signor Sindaco,
la Sua risposta mi lascia non solo insoddisfatto ma in più mi indigna.
Come Consiglieri non siamo stati minimamente informati di quanto stava avvenendo al confine del nostro Comune e ce ne siamo accorti da soli come cittadini normali il 07.11.2020.
Dalla stampa, apprendiamo che Lei ne era a conoscenza dal gennaio 2020 e quindi, dopo varie riunioni di Commissione Urbanistica e altre di Commissione Ambiente tenutesi da gennaio a luglio, senza darne informazione in questi luoghi istituzionali.
Abbiamo inizialmente provato incredulità e poi una propria vera stretta al cuore, anche perché non abbiamo avuto notizia che Lei abbia tentato di evitare o minimizzare i danni dell’intervento. Solo ora veniamo a saperlo!
Quando si effettuano o si accettano queste scelte che cosa immaginiamo per il paese e che futuro ci aiutano a costruire per i nostri figli? Che garanzie abbiamo che in futuro non si aprano nuove cave? Se siamo terra di conquista e siamo indifesi come potremo evitare altri soprusi? Se la Regione e il nostro Comune non curano i nostri interessi, chi ci deve difendere?
Con queste scelte sulle cave noi assistiamo ad una lenta violazione del nostro territorio e, mi pare, Lei non faccia nulla per fermarla ma si nasconda in un colpevole silenzio stanato dal nostro articolo sui giornali e sul nostro sito www.civicaroveredo.it . Le ricordiamo che il nostro Comune ha circa il 5,42% del territorio consumato da cave attive (fonte sito eagle-Regione Friuli Venezia Giulia), mentre San Quirino ha il 1,5%: ovvero Roveredo ha oltre il triplo della densità di cave attive rispetto a San Quirino.
Si è chiesto, Signor Sindaco, se il Comune di San Quirino poteva permettere l’espansione di una cava subito a ridosso delle abitazioni e della Brentella?
Si è informato per conoscere quali saranno le lavorazioni e lungo quali confini inizieranno gli scavi che si effettueranno nella cava e come avverrà il ripristino?
Ha chiesto che venisse introdotta una fascia di rispetto (non coltivata) verso le abitazioni e verso il corso d’acqua della Brentella?
Ella, a nostro parere, aveva il dovere di informare il Consiglio Comunale e non l’ha fatto.
Dedicheremo fin da subito le nostre forze per approfondire la documentazione che ha portato a questa situazione.
Giovanni Biason – Consigliere
e sui punti dell’accordo con la proprietà Lorenzon:
- esiste Signor Sindaco un accordo sottoscritto con la proprietà?
Risposta del Sindaco: “vale la parola data”.
Abbiamo risposto al Sindaco che richiederemo la documentazione alla Regione e al Comune di San Quirino.
Alcune semplici osservazioni:
a. non si poteva evitare di andare a ridosso alle abitazioni e della Brentella?
b. L’articolo 41 cita“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana“.
Avere una casa vicino ad una cava può creare un deprezzamento della casa stessa? E tale deprezzamento va a incidere sulla dignità umana dopo che per averla costruita uno si é fatto un mutuo che ha ripagato con i propri sacrifici?
c. Il Comune di San Quirino ha dato “parere di non contrasto con il PRGC”:
- intanto ha avuto un comportamento da Pilato a inserire una cava a confine con il Comune limitrofo; a noi roveredani ricorda molto la vicenda del compostaggio della SNUA di Aviano a 800m dal nostro acquedotto e con ben 3 grandi incendi in 5 anni!
- dal punto 2.1 del Rapporto preliminare del PRAE del 18.04.2019 (Piano Regionale delle attività estrattive) pag. 10 penultimo capoverso: “la Regione non può imporre scelte che vincolino pesantemente il territorio, prevaricando l’autonomia pianificatoria comunale per l’insediamento di attività produttive, ma deve fornire gli indirizzi che guidino in maniera omogenea tali scelte da parte dei Comuni”.
Per cui chiediamo al Sindaco Giugovaz: é stato costretto dalla Regione a rilasciare il parere finale di non contrasto?
Attendiamo risposta, cordialmente Giovanni Biason
L’articolo precedente:
Una cava all’entrata del nostro paese, fra l’altro nelle vicinanze di alcune abitazioni, fa pensare a come viene gestito il territorio ed è uno sfregio alla immagine di una intera comunità per i prossimi decenni.