Fonderia SABI

Si é svolta di recente una riunione della Commissione Ambiente. Ospiti presenti la rappresentanza della amministrazione della fonderia SABI, il Sindaco di Fontanafredda accompagnato dall’Assessore all’Ambiente, l’Assessore all’Ambiente di Porcia.

La riunione era stata indetta dall’Assessore all’Ambiente Igor Barbariol a causa delle frequenti emissioni ultimamente registrate nel quartiere Sant’Antonio di Porcia.

PROMEMORIA La fonderia SABI si é insediata a fine anni 1960. La zona era pressoché priva di abitazioni civili e vi era un allevamento di maiali cessato a fine anni 70.

Con gli anni la zona é stata via via trasformata da agricola a artigianale e residenziale per cui a partire dagli anni 80 la fonderia Sabi é stata circondata da case di civile abitazione.

Da notare che la fonderia si é ampliata a fine anni 70 nonostante forti proteste dei residenti e nel corso degli anni ha acquistato diverse unità immobiliari ed artigianali a confine per cui ora si espande fino a via dell’Artigianato. Attualmente la fonderia SABI ha circa 330 dipendenti dislocati tra Roveredo, San Quirino e Fontanafredda.

L’attività inizia tipicamente alle ore 02:30 – 03:00 e termina verso le 23:00 – 24:00 dal lunedì al venerdì con eccezioni di prolungamento; sabato e domenica dicono essere dedicati ad attività di manutenzione in orari vari con inizio al mattino.

PROBLEMI rumori, polveri e odori percepiti (tipicamente di terre utilizzate nella fusione) percepiti in tutto il vicinato.

La proprietà afferma di essere in regola e di rispettare tutte le autorizzazioni ambientali rilasciate da ARPA, ASFO e Regione, nonché di fare il possibile per evitare problemi al vicinato; la spesa annuale in depurazione é di diverse centinaia di migliaia di euro.

Le emissioni ci sono e vengono segnalate da parte dei residenti ai Vigili Urbani. Rimane il fatto che, a meno di non ricorrere ad ulteriori strumenti (ad esempio filtri ad acqua anziché filtri a maniche) la presenza di una fabbrica con frequenti emissioni di rumori, polveri e odori all’interno di una zona circondata da abitazioni non ha ragione, a nostro avviso, più di continuare ad esistere.

Si auspica pertanto che la proprietà voglia individuare un nuovo sito in una zona industriale e che, magari, possa trarre vantaggio per i costi che sosterrà, con la classificazione urbana della propria area vendibile con conseguente maggior valore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *