Basta cave 13 – Attività cava Lovere Ferro

Continuano ulteriori richieste da parte dei vari cavatori di modificare le escavazione nelle aree già in concessione dal 2013.

In questo caso si tratta della cava Lovere Ferro che ha richiesto recentemente di approvare la Variante 1, per utilizzare una parte della cava dismessa e già perfettamente reimboschita di circa 3 ettari.

L’azienda chiede di colmare (riempire) una parte dell’area e riportarne la profondità di scavo da -20m a -16m, mentre una seconda area viene riservata al deposito dei fanghi, con la ghiaia che verrà estratta nella parte verso nord di ampliamento di circa 6,5 ettari.

Si tratta dell’area concessa in espansione nel 2013 alla cava Lovere Ferro di proprietà Dall’Agnese, dalla allora amministrazione Bergnach, vicesindaco Ezio Rossit, ed approvata dai Consiglieri di maggioranza Paolo Nadal, assessore all’urbanistica, Igor Barbariol, Fabio Bortolin, Mattia Benedet.

Di seguito il link alla Delibera approvata dalla maggioranza:

Ovviamente la maggioranza (Sindaco Paolo Nadal, vicesindaco Luca Damiani, Ezio Rossit, Igor Barbariol, Fabio Bortolin, Mattia Benedet, Valentina Moro, Patrizia Pasquetti, Loredana Del Piero, Francesco Dal Bo, Pietro Plazzotta) ha votato compatta per l’approvazione della Variante per cui altri 6,5 ettari del nostro Comune verranno distrutti per sempre.

Ricordiamo che, come da leggi vigenti, il Consiglio Comunale con il proprio voto approva o non approva in modo definitivo le attività, in questo caso di escavazione.

Ovvero se il Consiglio Comunale non approva l’attività prevista dalla Variante 1 semplicemente non si esegue e si lasciano ai nostri figli 6.5 ettari di ottima campagna per uno sviluppo sostenibile per sempre!

Visto la possibilità di cambiare metodo nelle escavazioni di ghiaia grazie al nuovo ponte inaugurato sul lago di Barcis a novembre 2021, era questa l’occasione per iniziare a cambiare la politica sulla attività estrattiva nel nostro Comune convocando in una conferenza la Direzione Ambiente della Regione e i cavatori per cercare una soluzione sinergica che risparmi il territorio e nel contempo utilizzi litoidi fluviali in sovrabbondanza da collocare.

Evidentemente le idee semplici ed ovvie fanno fatica a trovare consenso!

Nella tabella qui riportata si evidenzia che Roveredo ha il 6,10% del proprio territorio occupato da cave in funzione e/o dismesse, contro il 0,53% di San Quirino e il 0,27% di Cordenons:

Di seguito lo Studio della Regione per lo sghiaiamento del lago di Barcis:

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